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Un Ritorno nel Cuore: La Mia Napoli del 1984

Rivivere quei vecchi scatti è come aprire un baule pieno di emozioni

Mostra che si terrà:

Vinilica Bar & record store di Portici (NA) in Piazzale Brunelleschi 28/29

dal 21 giugno al 31 luglio 2025

Devo dire che oggi è stato un immenso piacere accogliere l'invito di Giuseppe e di Fabrizio, i titolari di Vinilica Bar, ed esporre alcune delle mie immagini nel suo prestigioso locale. Dopo tanti anni passati a spostarmi per lavoro in giro per l'Italia e in alcune città d'Europa, Giuseppe e Fabrizio mi hanno regalato l'opportunità di tornare in quei luoghi dove ho vissuto la mia giovinezza.

Con stima Joe Scognamiglio

30th Anniversary Streets of Naples
Mostra fotografica di Joe Scognamiglio

Gicardo Fotografia è lieta di annunciare la mostra fotografica di Joe Scognamiglio dedicata al suo iconico progetto "Streets of Naples". In occasione del 30° anniversario, le immagini originali scattate nel 1994 con una Nikon F2A DP11 e pellicola Ilford FP4 Plus, sono state digitalizzate e riprodotte in stampe Fine Art Digigraphie in edizione limitata.

L'appuntamento è dal 17 gennaio al 15 febbraio presso lo Studio Fotografico Gicardo in Viale Giulio Cesare, 24 a Bergamo.

L'esposizione, con ingresso libero, offrirà al pubblico l'opportunità di immergersi nell'atmosfera unica di Napoli degli anni '90, attraverso gli occhi di una  persona che non si definisce un fotografo, ma semplicemente di uno che cattura emozioni attraverso uno strumento fotografico.

LE CAREZZE DELL'ANIMA

Le Carezze dell'anima

Timide carezze, sembrano gesta inusuali,

carezze che al mondo stanno mancando,

per i conflitti, per le epidemie, per i terremoti.

Carezze che sono lontane da ogni gioia.

La terra ne soffre, l'uomo soffre, Dio ne soffre,

Carezze fatte di sorrisi, carezze nascoste,

carezze che vogliono rimanere segrete, nei loro cuori.

Carezze che non sono più comprese,

forse perchè questo mondo frenetico, le ha cancellate

dalla via dell'amore.

Carezze che non sono più carezze,

perchè hanno lasciato il posto alla mediocrità,

forse perchè i nostri cuori sono diventati più aridi?

Eppure, siamo stati creati da un atto d'amore,

come possiamo ignorare quell'amore che ancor prima di noi,

Dio lo ha avuto per l'intera umanità.

Le carezze dell'anima nei confronti di chi soffre,

di chi è nella malattia, di chi è disperato, di chi non ha un amore.

Carezze sincere, come quelle date ad un figlio,

e così come sono state ricevute, allo stesso modo sono state a noi,

dimostrando che grazie a questo semplice gesto, si riesce ancora ad amare.

Solo l'amore può ogni cosa, come il concepimento di un bambino,

un essere vivente creato da un atto d'amore.

Come il Creatore che con un gesto d'amore

ha sacrificato la vita del proprio Figlio

per la salvezza dell'umanità.

Così, queste carezze, le vostre carezze, lasceranno un sorriso,

e riempiranno i cuori di speranza.

PAESAGGI LUNARI

Paesaggi lunari è il titolo del vernissage fotografico che sarà esposto dal 23 gennaio al 28 febbraio 2014 presso la Galleria Fotografica GICARDO EDITORE PHOTO FINE-ART di Donato Scognamiglio, in via Traiano 23, di fronte al Cinema Traiano  Galleria CE.RO.SIL.CO a Terracina. Arte e tematica sociale, continua il linguaggio fotografico di Donato e Giuseppe Scognamiglio che interpretano nella nuova collezione di Arte contemporanea, un tema attuale elaborato sull’inquinamento ambientale. Con i loro scatti, manifestano attraverso le immagini il dissenso contro i soprusi di chi muove i fili illegalmente solo ed univocamente per fare quattrini a discapito della popolazione e dell’ambiente. Un’esposizione contemporanea di 20 fotografie, nonché foto da collezione, esprimono ciò che la terra potrebbe diventare se l’umanità non si appresta a correre ai ripari, per salvaguardarla  dall’inquinamento ambientale e da quello atmosferico. In questo caso specifico per manifestare il loro pensiero, Giuseppe e Donato hanno fatto entrare come esempio, nella loro visione artistica una parte del nostro territorio “Campo Soriano” Terracina. Si sente parlare della terra dei fuochi, di mafia, di camorra, dei casalesi, una realtà che una volta era soltanto alle porte del nostro confine territoriale, mentre oggi, si identifica ancora di più nella nostra terra laziale.

Per questo motivo Donato e Giuseppe, cercano di condurre lo spettatore in un viaggio  ”visivo emozionale”, nel quale la materia, il soggetto, la natura, mostra come potrebbe trasformarsi e come è stato trasformato attraverso l’arte contemporanea dei due autori, i quali identificano immagini ed emozioni visive di chi illegalmente potrebbe danneggiare,  diffondere ed  occultare, come già succede in altre regioni del nostro territorio del materiale inquinante, e ancora peggio, se venissero propagate con più insistenza le scie chimiche che si notano sempre con più frequenza nei cieli azzurri del nostro paese. Una evidenza di un’entità ancora nascosta da segreti e da dicerie volute e non, le quali non permettono di identificarsi nelle certezze del significato della loro profusione. Paesaggi lunari, l’ultima collezione fotografica di Donato e Giuseppe Scognamiglio, mostra come la natura potrebbe divenire reale per gli effetti inquinanti, per gli elementi nocivi, modificati attraverso l’ambiente con sostanze tossiche disperse nell’aria, nell’acqua, nel suolo, nelle piante, nei cibi.

Paesaggi lunari, l'ultima collezione fotografica di Donato e Giuseppe Scognamiglio, mostra come la natura potrebbe divenire reale per gli effetti inquinanti, per gli elementi nocivi, modificati attraverso l'ambiente con sostanze tossiche disperse nell'aria, nell'acqua, nel suolo, nelle piante, nei cibi.

​Un’opera che esprime un messaggio diretto agli osservatori, un invito per chi collabora e gestisce il capitolo sulla salvaguardia del nostro pianeta, che non si affatichi a pensare con umiltà, con amore al benessere dell’umanità, per salvaguardare quel bene comune, LA NOSTRA TERRA, la stessa che ha creato per noi il nostro Creatore.

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IL TEMA NELL'IMMAGINE 

Mostra fotografica di
Donato Scognamiglio e Jannicka Bhiel Avena

Violenza sulle donne
Pedofilia
Alcolismo
Ingiustizie nello sport
Vizio del gioco
Maltrattamento dei minori
Droga
Prostituzione
Povertà

““Amare, il verbo che troviamo spesso nelle sacre scritture è il principio fondamentale del mondo. Amare il prossimo, amare i propri nemici, pregare per coloro che ci perseguitano, pregare per il nostro Padre che è nei cieli, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Non ha senso amare le persone che vogliamo bene, o amare solo i propri fratelli e i soli amici, lo fanno tutti. Bisogna perdonare i nostri nemici e pregare per chi ci perseguita””. Questo è quello che è scritto nelle scritture, questa è la voce di Dio.

Le ingiustizie, i soprusi, le violenze, ogni forma d'illegalità, avvengono perchè c'è tanta povertà spirituale. Molte persone non c'è l'hanno fatta a superare la crisi e si sono imbattuti nei tunnel senza fine.  L'aiuto umano non è bastato, forse non c'era abbastanza amore per aiutarli nel modo giusto, oppure forse, c'è stato anche chi è rimasto impassibile di fronte a situazioni gravi di sofferenza e di dolore. La colpa è e sarà sempre in noi stessi. Non sono un predicatore, non sono colui che va in chiesa tutte le domeniche, sono piccolo credente che ascolta ciò che Dio comunica attraverso i vangeli, quelli in cui ci hanno insegnato a pregare, a credere, ad avere fede, per fare in modo di poter dire al nostro prossimo di fare altrettanto. C'è un versetto che mi piace citarlo perchè mi riesce un paragone con la fotografia e calza per molti versi: “L'occhio è lume del corpo. Se dunque l'occhio tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato”. La fotografia è luce, ogni immagine ha bisogno della luce, altrimenti non è esposta, viene scura. Abbiamo bisogno della Sua illuminazione per vivere nella Sua luce Divina, serve a dare concretezza ad ogni nostro gesto, perchè ogni cosa dev'essere fatta con purezza, bontà, serietà, senza cattiveria, senza gelosie, senza illeciti interessi, perchè in ogni gesto quotidiano ci sono insidie, pericoli che inconsapevolmente ci conducono nelle tenebre, nel buio totale, così come per un fotografo che realizza un servizio fotografico in una situazione di luce critica e ottiene le sue immagini non esposte alla luce, così saremo anche noi, figli senza Dio non esposti alla luce Divina. Guardare attraverso un obiettivo, significa percepire tutto ciò che accade dall'altra parte del mirino, quindi essere sensibile agli avvenimenti, prevedere cosa accadrà affinchè siano catturati. In un fotogramma, saranno convogliate emozioni di ogni genere e i miei occhi, come gli occhi di ognuno di noi, devono rimanere sani, integri, attenti agli avvenimenti che dovranno accadere, per essere pronti a non indurci in tentazioni, perchè citando un'altro versetto: ““Nessuno può servire a due padroni, o disprezzerà l'uno e amerà l'altro, o sarà affezionato ad uno e trascurerà l'altro. Non potete servire a Dio e alle ricchezze. Bisogna non soltanto ascoltare ma costruire una casa con fondamenta profonde, affinchè anche se arriveranno inondazioni rimarrà ben salda””. Nei 9 temi affrontati si nota una dominanza della schiavitù del peccato, dove l'uomo è stato fragile, non è riuscito a placare quella forza negativa che l'ha indotto in gesti impuri. Nonostante tutto Dio è generoso ed aiuterà i peccatori, perchè proprio suo figlio Gesù ha detto che non è venuto per i giusti, ma per i peccatori, affinchè tutti siano salvati. Con questo messaggio chiudo il mio discorso concedandomi con un ultimo periodo rivolto all'arte, in come è stata rappresentata dai due artisti e della forma tecnica che ho curato personalmente. L'arte è un mezzo che ci conduce a Dio, e nel caso specifico della mostra anche attraverso delle figure che possano sembrare “scandalose” ma indubbiamente provocatorie, ci si accosta ad una riflessione Spirituale. L'intento è stato proprio questo, scuotere l'animo umano, attraverso l'arte, attraverso la fede, attraverso la scintilla di Dio. In merito all'arte lascio una sintesi della lettera inviata agli artisti da parte di Papa Giovanni Paolo II 1999. Giuseppe Scognamiglio

 

IGNORANTI ABITUDINI

Mostra fotografica di
Joe Scognamiglio 2008

LA VITA SCORRE COME UN CORSO D'ACQUA

Mostra fotografica di
Joe Scognamiglio 2012

Il significato delle immagini, vuol fare immergere, emotivamente lo spettatore nel rettangolo della fotografia per fargli percorrere un viaggio visivo che conduca, proprio come l'andamento lento dei corsi d'acqua della pianuna Pontina, fino a raggiungere quella quiete che ognuno di noi insegue.
Con la seguente partecipazione emotiva Giuseppe Scognamiglio  ha definito i suoi scatti, "fotogrammi emozionali", nei quali la materia rappresentata, compie il suo corso e si trasforma in uno stato d'animo, proprio come è avvenuto nei precedenti percorsi de: "Sentimenti Illustrati, Profili di Donna, La mafia non esiste?".
Questi fotogrammi, lanciano un messaggio riconciliatorio con le emozioni ed i Valori veri della vita dell'uomo.
Con questo l'autore con il suo gruppo di lavoro: Gennaro e Giusy Vitiello, ci invitano con le loro opere a ridare importanza ai Valori e maggiormente al Valore supremo dell'amore: "L'amore per la natura, per il prossimo, per noi stessi, l'amore per continuare ad amare ancora la Vita.

Domenica 2 dicembre 2012
dalle ore 18,00

IL RIFLESSO NEL LAGO

In occasione della mostra fotografica in Sarnico PAESAGGI LUNARI

Riflessi nel lago
Il titolo è nato da un'ispirazione, come per magia il suo riflesso (una seconda immagine) ha riflettuto un flusso di energia che era già  lì, non aspettava altro che passasse quel forestiero, per affacciarsi e mostrare il suo immenso splendore, per essere catturata non da chi semplicemente guarda, ma da chi sa osservare, perchè già sentiva che, colui, sapeva porre il suo sguardo su di lei e non avrebbe lasciato sfuggire, il richiamo di quel dolce momento.
Joe Scognamiglio

REPORTAGE FOTOGRAFICO BASILICATA COAST TO COAST

Viaggio alternativo 1200 Km in due giorni a bordo della Kawasaki EF6R. A cura di Joe Scognamiglio

Craco il paese fantasma

1200 km in due giorni con la kawasaki EF6R. L’idea di percorrere le vie provinciali e le stradine di montagna con la moto e non con l’auto è per stare a contatto con la natura, con l’aria, per sentire la libertà di pensare, la libertà di idee, per vivere sotto ogni forma la naturalezza di quei luoghi, e godere dello splendore dei colori di quei posti.

 

Un motivo per andare all’avventura, come i quattro amici che si sono uniti per ritrovare loro stessi, non per ricercare quel malessere esistenziale, ma alla forma sublimale e distratta di quell’espressione che accompagna quotidianamente ognuno di noi.

Camera: Nikon D200

ottica: Nkkor 17-55mm f.2,8 G IF ED

L'amore per la fotografia è Poesia, emozioni vissute in istanti, le scopro nel 1987, definendo la pellicola l'anima della fotografia.
Dominare l'attimo prima che il tempo lo porti via per vivere d'emozioni. Il tempo sovrano assoluto, avanza, avremmo voluto fermarlo, perché storditi dalla tecnologia, ci accorgiamo che si perdono i sapori, gli odori, i colori di una volta, l’unico mezzo per fermare il tempo e lo scatto fotografico. Amo la fotografia classica, sentire gli odori dei bagni chimici e vedere comparire il frutto dei sentimenti sotto i propri occhi. Da qualche anno fotografo anche in digitale e sicuramente è molto più veloce del sistema tradizionale. Ma la mia vera passione rimane la pellicola fotografica.

Le mie due amiche inseparabili Leica M6 e M4P.

Altre compagne di viaggio:
Nikon F2A DP11
Hasselblad 500 CM
Zeiss-Ikon 6x6 Ottica Novar-Anastigmat f. 4.5 75mm

Ispirato dal film Basilicata Coast to Coast, propongo il mio viaggio fotografico in 2 giorni, percorrendo 1200 km con la mia kawasaki ER6F. L'intenzione è per valorizzare l'ambiente puro di questa regione del Sud quasi sconosciuta e proprio come diceva Rocco Papaleo nel suo Film:
La Basilicata esiste, è un po' come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi. L’idea di percorrere le vie provinciali e le stradine di montagna con la moto e non con l’auto è per stare a contatto con la natura, con l’aria, per sentire la libertà di pensare, la libertà di idee, per vivere sotto ogni forma la naturalezza di quei luoghi, e godere dello splendore dei colori di quei posti.  Andare all’avventura, come i quattro amici che si sono uniti per ritrovare loro stessi, non per ricercare quel malessere esistenziale, ma alla forma sublimale e distratta di quell’espressione che accompagna quotidianamente ognuno di noi. 

 

Da questo stato d’animo inizia la mia nuova ricerca fotografica per far risaltare la natura che viene sempre violentata per i loschi interessi, sprigionare i miei sentimenti sinceri che ne fanno parte, con la stessa calma degli attori che decisero di raggiungere il luogo prefissato. Così anche io affronterò questo breve viaggio con la lentezza di pensare e utilizzerò prevalentemente macchine fotografiche tradizionali, fatte di sola meccanica e senza alcun automatismo, perché saranno proprio loro gli strumenti per catturare quei valori che dovranno essere integrati all’interno dell’immagine, nonchè una digitale.  Oggi sempre di corsa, aumatismi, autofocus, inquadrature perfette non si pensa più. Con il sistema tradizionale si ritorna a ragionare a soffermarsi a pensare, a dare valore a quei valori che stanno distruggendo. L' utilizzo di tempi e diaframmi, curare la messa a fuoco, stabilire l’iperfocale, per essere inseriti con calma all’interno di quei fotogrammi, senza violare quei luoghi, senza violare quella cultura tradizionale, evitando l’utilizzo di scatti continui, veloci e ripetitivi di file digitali per annullare completamente quella velocità di pensiero, questa parte di elettronica, utile si, ma non fondamentale come tutti vogliono far credere.

Utilizzare la pellicola fotografica, un ritorno al passato, un tocco di poesia, fra emulsioni e strati di cellulosa. Invenzioni e scoperte realizzate con calcoli e formule senza l’opera dei computer. Questo è l’esempio di come eravamo, e con l’evento tecnologico di come siamo cambiati. Quindi anche la fotografia darà il suo contributo per farci pensare sull’evoluzione, delle nuove innovazioni, per come siamo cambiati, per come eravamo, per come siamo, ma quello che mi spaventa sarà per come diventeremo. I progressi dovranno farci comprendere se lasciano sempre utilità positive, oppure se il più delle volte sono capaci di distruggere i valori perfino quelli più importanti o addirittura a distruggere vite umane.

Reportage fotografico Basilicata Coast to Coast … a presto Giuseppe Scognamiglio

UNA NUOVA VISIONE DI TERRACINA 

Mostra fotografica e presentazione libro dal titolo:
Feronia ritrovata
Una nuova visione di Terracina
Poesie di Anna Maria Masci
foto di Joe Scognamiglio

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